Le Mura di Gerico

CAMPAGNA ELETTORALE. CRESCE L’ATTESA PER LA “POLITICA”.

L’argomento “principe” della campagna elettorale non poteva che essere Lei! e giù “i punti”: meno tasse, più pensioni, più stipendi. Improvvisamente tutto è possibile, oppure fattibile ma, oddddiooo … e i soldi? le coperture? l’Europa lo permetterà? e non dimentichiamo l’austerità … espansiva ovviamente.

La Politica Economica non esiste in quanto tale, come fenomeno avulso dalla vita sociale o da altre forme di condizionamento. È una conseguenza della volontà di fare qualcosa in un determinato modo piuttosto che in un altro e a seconda di come viene attuata da dei risultati piuttosto che altri, può favorire pochi o molti, una categoria piuttosto che un’altra, una classe sociale piuttosto che un’altra.

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LETTURA GIORNALI. ECONOMIA DEL POTERE

Innanzitutto, grazie Signor Ministro. Trovo fondamentale che uno dei responsabili della qualità della mia vita e di quella dei miei figli mi informi su quello che succede agli altissimi livelli.

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/01/19/fondi-bei-in-10-anni-100-mld-allitalia_17b456c4-4c45-492d-bb6f-b8b8fd57e77c.html

In merito poi all’informazione fornita scelgo di riflettere un attimo e le domande che mi pongo sono le seguenti:

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CAMPAGNA ELETTORALE. SE NON TI PIACE IL LIBERISMO, PUÒ PIACERTI LA FLAT TAX?

Tante proposte per il prossimo appuntamento elettorale e del resto proporre è lecito poi per mantenere le promesse c’è sempre tempo. Gli italiani sono buoni (??) e dimenticano presto, ultimo esempio la promessa di lasciare la politica fatta in occasione del referendum costituzionale da Renzi (rimasto segretario PD e addirittura candidato premier), la Boschi, promossa a sottosegretario e ovviamente già in lista per la prossima legislatura, la Fedeli promossa Ministro dell’Istruzione (??) con portafoglio ma senza titolo di studio, di Franceschini, rimasto ministro e politico.

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IL PROBLEMA NON E’ LA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO … MA CREARE LAVORO

Quello che sta succedendo, con l’ovvia benedizione della classe dominante e il meno ovvio assenso della classe lavoratrice, è che si tende a rendere più produttivo il lavoro pagandolo meno rispetto alla maggiore e reale produzione (o produttività) per distribuirne la differenza ai detentori dei mezzi di produzione, quindi benessere verso l’alto. Si vedano le statistiche Oxfam che mostrano disuguaglianza crescente, i ricchi che posseggono sempre di più e i poveri in costante aumento qui .

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GOMORRA O VITA REALE?

Un episodio della terza serie di “Gomorra” racconta di uno dei tanti affari della camorra. Succede che uno dei cattivi comincia a comprare aziende in crisi e meglio se con debiti (corrompono funzionari di banca per farsi fornire i dati di coloro che chiedono prestiti e sono in difficoltà), poi le rilancia sul mercato in questo modo:

  • “vende” i posti di lavoro ovvero chi vuole lavorare deve prima pagare (tipo 15.000 euro);
  • sulle buste paga dichiara un salario di 1.150 euro ma in realtà paga solo 850 euro;
  • nessuno deve lamentarsi per orari di lavoro diversi da quelli dichiarati
  • se lo stipendio arriva in ritardo nessuna lamentela è tollerata
  • un giro di camorristi, delinquenti e assassini tiene a bada eventuali dissensi o tentativi di ribellione (ammazzano una persona che aveva protestato per lo stipendio ridotto, un papà di un ragazzino con difficoltà motorie e costretto su una sedia a rotelle – nessuna pietà, nessuna dilazione, tutti uguali di fronte alla legge mafiosa)

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PENSIONI O DENARO. GIUSTIZIA SOCIALE O LOTTA DI CLASSE

Quando si parla di pensioni se ne parla di solito in questi termini “oggi tre lavoratori mantengono un pensionato, domani un lavoratore dovrà mantenere un pensionato, dopodomani un lavoratore manterrà tre pensionati … quindi il sistema non è sostenibile”.

In un momento storico come quello attuale dove il lavoro manca, i giovani iniziano a lavorare in ritardo, gli stipendi sono bassi e quindi lo sono anche i relativi versamenti all’INPS, le statistiche ci dicono che si fanno meno figli e ci saranno sempre più vecchi MENTRE contemporaneamente si pensa che qualcuno con il proprio lavoro debba produrre denaro da distribuire … effettivamente il sistema non è sostenibile.

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IL VICE PRESIDENTE KATAINEN E GLI ORDINI DELLA FINANZA

Il vice presidente della commissione UE Katainen ha attaccato l’Italia che stava festeggiando la notizia della crescita del pil (?) con queste parole “La situazione in Italia non sta migliorando … Tutti gli italiani dovrebbero sapere qual è la situazione”.

Parole che provengono dall’illustrazione di un’analisi presentata lunedì da Economia Reale, il centro studi guidato dall’ex viceministro Mario Baldassarri che evidenziava le seguenti criticità: senza l’effetto Draghi l’Italia sarebbe ancora in recessione (quest’anno dello 0,3%), che la disoccupazione sarebbe al 14,1% invece che all’11,4%, che il deficit pubblico del 2017 sarebbe del 6,6% invece del 2,1% e che il debito dello Stato sarebbe oggi al 157,3% e raggiungerebbe quasi il 180% nel 2020. Senza l’effetto Draghi, il governo italiano avrebbe dovuto fare manovre drastiche oppure essere commissariato da Bruxelles.

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I PIDOCCHI NON FANNO PIL

Succo degli argomenti dell’ingegneria dell’informazione.

Il PIL cresce anche se poi diminuirà nei due anni successivi, ma attenzione nel 2017 crescerà del 1,5 per cento, quindi addirittura qualche zerovirgolaqualchecosa in più di quello previsto in precedenza.

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LA VOLKSWAGEN E IL LIBERO MERCATO “DE NOANTRI”

La Bassa Sassonia (ted. Niedersachsen) è uno dei sedici Bundesländer della Germania. Situato nella parte nord-occidentale del territorio tedesco, è il secondo stato federato della Germania per superficie (47.600 km²) e il quarto per popolazione (7.956.000 abitanti)…

La Bassa Sassonia … gli altri azionisti principali del gruppo sono lo stato della Bassa Sassonia con il 20 per cento dei voti … quale gruppo? la mitica Volkswagen, quella del Maggiolino e di Hitler che appartiene per un bel pezzo ad uno dei Lander della Germania, insomma è un po’ statale, forse.

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