Le Mura di Gerico

LE TASSE

Le tasse, un video postato sulla pagina facebook del GECOFE, il Gruppo Economia Cittadini di Ferrara. L’occasione, uno degli incontri che il nostro Gruppo promuove per spiegare le basi della macroeconomia, chiavi di lettura da far girare tra i cittadini, strumenti di consapevolezza. Le tasse A cosa servono le tasse? Leggi tutto…

LETTURA GIORNALI: DIFFUSIONE DEL TERRORE SU ITALEXIT

da ilsole24ore, articolo di Wolfgand Munhau “Quello che Di Maio non dice (o forse non sa)”

La prima cosa che ho fatto dopo aver letto  questo articolo, e aver pianto non poco! è stata quella di girare per la rete per avere un quadro del “giornalista”. Sembra un vero criticone, ha trattato male Prodi, Berlusconi, Monti, Di Maio ma anche la Merkel. E’ stato un po’ neoliberista e anche un po’ keynesiano, un po’ a favore dell’austerità e un po’ per politiche espansionistiche, non si è fatto mancare nulla insomma.

Poi ho pensato che, in fondo, se ilsole24ore sta’ fallendo una ragione ci dovrà pur essere e forse Wolfgang è una di queste.

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LA CRISI NON E’ UGUALE PER TUTTI

articolo pubblicato da ferraraitalia qui – fonti indicate in fondo all’articolo

Il buono e il cattivo della vita è sempre una questione soggettiva. È vero che c’è crisi, ma mica tutti la soffrono? Anzi nella crisi c’è sempre chi giova di guadagni e privilegi maggiori e in continua crescita. Quindi le cose non vanno bene o vanno male, non sono buone o cattive in assoluto, ma anzi, a seconda di chi coinvolgono, la realtà può assumere sfaccettature molto diverse.

Tasso disoccupazione Italia: nell’ultimo anno e mezzo il livello sembra stabilizzato tra 11 e 12%

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LETTURA GIORNALI: DRAGHI E L’INFLAZIONE

direttamente dall’Ansa

Draghi: “Più crescita è chiave per ridurre debito”

non lo so, vediamo così: “Più crescita è chiave per stare meglio”, si suona meglio ed è più stimolante … mi impegno di più per produrre più pomodori, scuole, ospedali piuttosto che mi impegno di più per produrre più numeri da inserire in un foglio di bilancio, ok.

La bassa crescita dei salari, che sono “ben al di sotto delle medie storiche”, è uno degli elementi che rallentano l’inflazione nonostante l’azione della Bce.

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LETTURA GIORNALI: PRIVATIZZAZIONI E GIUSTIZIA SOCIALE

Riprendo da ilsole24ore , articolo: privatizzazioni, nuovo fronte del governo.

“Il punto è che, come spiega un altro ex “liberal” e poi renziano della prima ora come il presidente della commissione Bilancio della Camera Giorgio Tonini – come d’altra parte è un ex “liberal” lo stesso premier Paolo Gentiloni – che la sconfitta referendaria del 4 dicembre ha mostrato un’incapacità del governo di spiegare le riforme tra i ceti più deboli e tra i giovani. Ceti che ora qualcuno nel Pd pensa di tutelare meglio con un maggiore intervento pubblico. «Ho dei problemi, Matteo, a privatizzare le Frecce con dentro il trasporto regionale usato dai pendolari», sono state non a caso le parole usate nella direzione del Pd da Delrio. «Ma la tutela dei ceti più deboli – argomenta Tonini – non può significare il ritorno allo “statalismo” anni 50. Bisogna stare attenti a non confondere i fini con i mezzi. È chiaro che una forza politica della sinistra riformista deve porsi come obiettivo quello garantire i bisogni dei cittadini più deboli ma questo può avvenire anche con strumenti privati, ad esempio prevedendo l’intervento pubblico laddove per il privato non è remunerativo». Le privatizzazioni in programma, del resto, non mettono a rischio il servizio universale, né su Poste né su Ferrovie, e d’altra parte, ricorda ancora Tonini, già nelle tesi dell’Ulivo del ’95 era stabilito che utilità sociale non significa per forza proprietà pubblica. Una divisione, questa, destinata ad emergere con forza con la campagna congressuale e il Def da scrivere.”

Cerchiamo, come al solito, di andare al di là delle parole e alla ricerca dei significati.

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ITALIA VS EUROPA: 2 A 1 OVVERO L’ITALIA DA ALL’EUROPA PIU’ DI QUELLO CHE RICEVE DALL’EUROPA

Questo grafico, di cui è indicata la fonte, arriva fino al 2014 e mostra in maniera inequivocabile il nostro rapporto finanziario con l’Unione Europea. In totale dal 2000 al 2014 abbiamo versato 72 miliardi in più di quelli ricevuti indietro.

I dati sopra finiscono però nel 2014 e cosa sarà mai successo nel 2015? Ci sarà stata un’inversione di tendenza? Lo andiamo a vedere direttamente dal sito dell’Unione Europea (qui):

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