Le Mura di Gerico

L’INCONSISTENZA DELLA CRESCITA DEL PIL

La previsione del PIL in aumento ci autorizza ad essere fiduciosi? a pensare che le cose stiano davvero migliorando, che possiamo archiviare le paure e tutte le analisi che abbiamo fatto noi catastrofisti dell’euro fino ad adesso?

Non credo proprio, in questi lunghi anni di crisi e visti gli alti tassi di disoccupazione che ancora permangono in tutta l’eurozona, anche quelli che l’euro l’avevano costruito si sono espressi e hanno candidamente affermato che siamo in un esperimento sbagliato.

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LE ALIQUOTE IRPEF, LA FLAT TAX E LA LEGA NORD: COME LA POLITICA PROMUOVE L’INGIUSTIZIA SOCIALE

In un contesto in cui la distribuzione del reddito è altamente disuguale l’opera di una politica consapevole dovrebbe tendere a riequilibrare il sistema. Uno dei metodi per farlo è sicuramente la progressività nella tassazione dei redditi cioè chi guadagna di più contribuisce in misura maggiore di chi guadagna di meno. La progressività della tassazione, del resto, è prevista dalla Costituzione del ’48 per cui il sistema era ben noto ed auspicato già dai nostri Padri Costituenti.

La tassazione è un’arma in mano allo Stato che dovrebbe essere usata per difendere gli interessi collettivi dei cittadini. Infatti con una modifica alle aliquote Irpef si può distribuire ricchezza (o un po’ di respiro) alle classi più basse senza impoverire (togliere troppo ossigeno) a quelle più alte.

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PENSIERI SPARSI

Di seguito un estratto dal mio libro “Pensieri Sparsi”. Su questo blog trovate la sezione dedicata  e i link dove acquistarlo formato ebook. Il cartaceo è normalmente reperibile alle conferenze del GECOFE – NOI SAPPIAMO. Oppure, come sempre, organizza tu un incontro

… In effetti dopo le distruzioni della guerra ci fu da ricostruire e rifornire le famiglie di ogni cosa. La gente non aveva niente e quel niente andava colmato con frigoriferi, mobili, radio e poi televisori. Terreno fertile per le politiche Keynesiane che guidarono la rinascita del mondo occidentale, compreso il Giappone con le sue caratteristiche peculiari di indirizzo da parte della BOJ verso le banche commerciali. Nessuno protestava per l’intervento dello Stato che sosteneva la domanda attraverso il sostegno alle politiche industriali e con il nascente “Stato Sociale”, tutto era funzionale e serviva e la gente lo capiva, soprattutto vedeva i miglioramenti nelle prospettive future.

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OLTRE IL CAPITALISMO

 

La crisi americana dei subprime scoppiata nel 2008 ha fatto crollare il mito della democrazia finanziaria, o almeno avrebbe dovuto. Tantissime famiglie erano riuscite a realizzare il sogno di una casa non grazie al proprio lavoro e alla propria operosità, ma attraverso l’intercessione delle banche che grazie appunto al sistema finanziario potevano elargire credito a tutti, ma proprio a tutti. Talmente ‘a tutti’ che alla fine il sistema è crollato. Questo perché ciò che viene elargito come credito non è altro che denaro bancario, che diventa debito quando arriva a destinazione e che si accumula come debito di tutta la comunità. All’inizio non è così evidente, in particolare non se ne accorge chi i prestiti non li ha mai chiesti ma tutti, proprio tutti, se ne accorgono quando scoppiano le crisi.

In realtà i miti sono duri a morire anche dopo che le commissioni parlamentari degli Usa hanno dimostrato ampiamente che tutta quella generosità non era poi tanto disinteressata, anzi. E nonostante gli ultimi anni siano disseminati di suicidi e dal 2008 abbiamo visto sia aumentare le differenze sociali sia l’eliminazione della classe media, ancora resiste la logica capitalista della giustificazione dei boom e dei crash.

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FERRARA E LODI, GLI AGITATORI DI POPOLO E LE RADICI DELL’ALBERO

Premesso che non è il numero di persone che scende in piazza a determinare la qualità o la giustezza di una causa (il riferimento è alla manifestazione di qualche giorno fa a Poggio Renatico organizzata dalla Lega Nord in funzione anti arrivo migranti), per descrivere i fenomeni, almeno dalle pagine dei giornali, bisognerebbe evitare di cadere negli schemi partigiani.

I dotati di tessera giornalistica o semplicemente di potere della scrittura dovrebbero provare ad andare al di là degli effetti di cui fa sicuramente parte anche chi, a torto o a ragione, si specializza nel portare in piazza i problemi, cosa del resto non deplorevole soprattutto quando, in fondo, ci si pone dalla parte della legge o della difesa dei costumi locali sopperendo a palese mancanza istituzionale in tal senso.

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THE ITALIAN VIEW – THE NARROW PATH … by MEF

Issue#02 | August 2017 | www.mef.gov.it | Italian Ministry of Economy and Finance

Tutto il documento lo trovate qui

Ma la cosa che a me piace proprio tanto è questa parte finale dove viene esaltato il ruolo dell’Italia nell’Eurozona e dove si narrano i nostri grandi successi ovvero: il contenimento del deficit, le buone aspettative sul “risanamento” del debito pubblico e che condividiamo con la Germania  il più alto saldo primario positivo.

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NUOVI PROTAGONISTI IN PIAZZA A FERRARA PER LA FIACCOLATA DEL “RISPARMIO TRADITO”

Protagonista della serata è stata la politica (“p” minuscola). Quella che non c’era, quella invocata come responsabile degli azzeramenti, quella che ha preso decisioni diverse per casi simili.

La politica che non ha saputo difendere i risparmi dei suoi cittadini, che favorisce i banchieri e la finanza, che agisce in nome di un’Europa che non esiste e che mette la salute dei numeri davanti a quella delle persone.

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