Le Mura di Gerico

LE NUOVE GENERAZIONI ACUIRANNO IL CONFLITTO SOCIALE?

Pubblicato da Claudio Pisapia il

Come potrebbe definirsi se non un grande successo l’opera di propaganda che ha trasformato l’inflazione in mostro da combattere a tutti i costi e debito pubblico in un totem a cui sacrificare le speranza di intere generazioni?

E come non essere affascinati dal fatto che sono riusciti a trasformare 25 anni di avanzi primari in un successo senza minimamente far trapelare, nel mondo dell’informazione a portata di tutti, che è stato proprio questo a portare ai disastri cui siamo sottoposti?

E, ciliegina sulla torta, adesso sono riusciti a convincere l’intera nuova generazione che la colpa dei problemi che ci troviamo ad affrontare dipenda dalla generazione precedente, quella che è riuscita a trattenere qualche diritto sul lavoro e magari una pensione dignitosa.  Grazie alla sapiente propaganda questi diritti acquisiti, per la nuova generazione, sono diventati privilegi (messi in un unico calderone) e sullo stesso piano dei vitalizi dei parlamentari dopo un giorno di parlamento oppure delle pensioni da favola di vecchi politicanti.

Insomma si è passato dal comprare i sindacati per mettere i lavoratori uno contro l’altro distraendoli dalla classica lotta lavoratore – detentore dei mezzi di produzione a quella moderna tra generazioni. Un vero capolavoro che porterà al vero appiattimento sociale del futuro.

Tutti indistintamente e felicemente senza diritti, senza pensioni al servizio di quei pochi che già oggi festeggiano circondati da una corte di servitori dalla pancia piena (politici senza visione).

Beh, millennials e new generation, avete sbagliato nemico, i veri cattivi hanno costretto la generazione che state cominciando a combattere a fare sacrifici da molto tempo ed è proprio questo che ha ipotecato il vostro futuro. Le prove:

– continui surplus governativi, cioè meno spesa da parte dello Stato e quindi meno risparmio da parte dei cittadini, e quindi sacrifici per i molti che vorreste combattere e gioia per i pochi a cui state dando fiducia

Queste immagini mostrano che i sacrifici sono iniziati molto tempo fa e non sono mai venuti meno perché la spesa primaria, come potete leggere sul sole24ore serve a:

qualche risultato di questa politica

Ma nonostante questo ancora si usufruisce delle lotte degli anni sessanta e settanta e degli sforzi di tanti genitori per dare un futuro migliore proprio ai più giovani che oggi usufruiscono di strade e case di proprietà, scuola e diritto di voto, cibo pronto e aziende portate avanti senza aiuti di stato. Tanto sudore e sacrifici che oggi permettono anche a qualche nonno di sostenere molte famiglie con le loro pensioni.

Uno Stato che spende crea un credito per i propri cittadini e migliora la vita di tutti, se stiamo sempre peggio è perché si sta facendo, e da anni, il processo inverso. Bisogna guardare meglio e scovare il vero nemico, che oggi è l’austerità (e chi la impone) che sta comprimendo diritti e giustizia sociale.

Questo grafico mostra che la spesa dello stato è miglioramento delle condizioni di risparmio delle famiglie. Cioè quello che viene descritto come brutto e cattivo, cioè il deficit (la spesa dello stato) diventa, una volta speso, la ricchezza (il risparmio) dei cittadini. Perché uno guadagni o risparmi qualcun altro deve spendere e non risparmiare, deve fare l’operazione inversa. Non è difficile.

L’unica vera svolta sarebbe proprio che i lavoratori e i portatori degli stessi interessi smettessero di combattere tra di loro e il primo passo sarebbe di assumere una posizione critica verso le informazioni che vengono diffuse. Di seguito un intervento di Alberto Bagnai che risponde, su questo, a una esponente della nuova generazione.


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *