PENSIONI, MIGRANTI, BOERI E GREENSPAN. DATECI PACE!
Credo di averlo già detto ma ridirlo non farà male a nessuno.
Quando si parla di pensioni si parla sempre di come queste debbano essere necessariamente coperte da redditi attivi. Cioè ci devono essere sempre persone (inclusi i migranti di Boeri) che lavorano per poter pagare la pensione a coloro che lasciano il lavoro.
A tal proposito mi sembra illuminate quanto disse Greenspan (fu Governatore della FED dal 1987 al 2006) in audizione al Senato USA
Più o meno: “niente impedisce al Governo di creare tutti i soldi che vuole, il punto è che bisogna preoccuparsi di creare cose che con quei soldi possano essere comprate”.
La domanda del Senatore era proprio sulla sostenibilità del sistema in termini finanziari, di denaro … “abbiamo abbastanza denaro per …?”, “ci possiamo permettere di …?”
Quindi un Governatore di banca centrale sa perfettamente che il punto non è mai la creazione del denaro ma solo la sua sostenibilità all’interno del sistema economico. Possiamo pagare tutte le pensioni che vogliamo, come pure tutti gli stipendi che ci piacerebbe pagare, ma bisogna avere qualcosa da comprare con quei soldi e di sicuro questo non attiene ai compiti di una banca, centrale o meno. Attiene all’opera del Governo, della politica, che deve essere capace di prevedere e di stare dietro alle necessità dell’economia reale per evitare inflazione o deflazione.
Non bisognerebbe perdere tempo ulteriore a concentrarsi su quanta spesa può fare uno Stato, perché ne può fare quanta ne vuole, ma la sua spesa deve essere produttiva. In un momento di crisi di domanda, cioè quando i beni ci sono, si possono tranquillamente pagare pensioni e stipendi. Quando si passa ad una crisi di offerta (non di questo secolo) allora il discorso cambia e bisogna ingegnarsi per capire cosa e come produrre per permettere ai soldi di essere spesi.
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