Le Mura di Gerico

LE TUE IMPOSTE

Dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi, da quest’anno, ci viene consegnato un rendiconto di come sono state impiegate le nostre tasse. Quello sopra è il mio, che di sicuro sarà uguale nelle percentuali al resto degli italiani. Dunque, gli interessi sul Debito Pubblico sono la terza voce di spesa, cosa Leggi tutto…

NOI ITALIA 2018 – DATI SCONFORTANTI

L’ultima fatica dell’Istat pubblicata in rete (noi Italia 2018) ci restituisce la rappresentazione grafica dell’Italia. In pratica un tunnel da cui fatichiamo ad uscire, nonostante tutto.

Il “nonostante tutto” rappresenta gli sforzi e i sacrifici degli italiani costantemente in ombra. Quando a parlare è Tito Boeri sembra che i pensionati siano dei criminali e le pensioni stesse rappresentino un crimine, e poi c’è sempre chi è pronto a tagliare le spese sanitarie perché bisogna ottimizzare (i malati cronici costano troppo e … si vivrebbe meglio senza disabili), e chi punta il dito sui dipendenti pubblici, sulla spesa esagerata dello Stato e degli Enti pubblici. (altro…)

INCONTRO DI VENERDÌ 11 MAGGIO 2018 CON FRANCESCO GESUALDI

Debito: Pubblico? Da ripagare? Un problema? Un investimento?

Un estratto dal mio libro “Pensieri Sparsi” per introdurre gli argomenti di cui parleremo venerdì 11 maggio 2018 con Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (www.cnms.it)

…La parola debito oggi fa parte del nostro vocabolario quotidiano ed ha un carattere molto più generale e, ahinoi, inclusivo rispetto a una ventina di anni fa. Quando io ero al liceo era un argomento di competenza di studenti informati e intellettuali volenterosi ma soprattutto quando si parlava di debito e di condono del debito sembrava ovvio riferirsi ai cosiddetti Paesi del terzo mondo, l’Africa in primis, ed ai suoi aspetti post colonialisti ed imperialisti.

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DEFICIT: SPESA O INVESTIMENTO?

articolo pubblicato su ferraraitalia qui

Quanti di noi ritengono onorevole contrarre dei prestiti per far studiare i propri figli? Negli Stati Uniti il prestito per poter frequentare l’università è una prassi e ci si indebita di molte migliaia di dollari sapendo che in futuro bisognerà restituirli a rate e per decenni. Quindi si spende oggi più di quello che si possiede, ci si indebita per assicurarsi un futuro da ingegnere oppure da avvocato o addirittura da astronauta e scienziato.

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L’ITALIA HA UN ALTO DEBITO PUBBLICO: IL NUOVO DOGMA CUI NESSUNO PUO’ OBIETTARE

In nome del debito pubblico e del rispetto dei cosiddetti parametri europei qualsiasi sacrificio non è più tanto indigesto da accettare e nessuna motivazione può essere altrettanto seria per sfidare il dogma. La discussione finisce in quel momento: all’enunciazione di quella frase tutti zittiscono, come quando il prete in chiesa dice “preghiamo” e cala il silenzio tra i fedeli.

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IL MONOPOLI

Questa storiella l’ho scritta nel 2015 e pubblicata qui

Utilizzando il gioco del monopoli proviamo ad affrontare in maniera semplice alcune grandi questioni entrate a far parte della nostra quotidianità dall’ultima grande crisi del 2007/2008.
Il primo punto riguarda le regole, l’interesse generale e l’utilità del controllo dello Stato sui processi e sugli indirizzi di politica economica. Le regole del monopoli non prevedono un interesse generale ma sono disegnate in modo che alla fine ci sia un solo vincitore che colleziona, attraverso un sapiente gioco di gestione delle compravendite, il possesso della maggior parte dei terreni, case e alberghi lasciando le briciole agli altri giocatori che per mancanza di fiches sono costretti ad abbandonare.

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QUESTA STRANA SINISTRA E IL POTERE

Lo ripropongo … pubblicato un paio di anni fa in vari luoghi, mi piace ancora.

La Sinistra, per essere almeno un po’ di sinistra, dovrebbe prestare meno attenzione agli interessi del potere delle imprese e degli affari. Come si fa ad essere di sinistra e citare come esempio di successo chi delocalizza, chiede maggiore libertà di licenziamento, allarga la forbice della diseguaglianza, vive di finanza deregolarizzata e poi aumenta l’Iva e diminuisce le aliquote Irpef?

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ANALISI E CRITICA AL VOTO DEL 4 MARZO … MA ANCHE ALL’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELLA POLITICA

Un’analisi del voto del 4 marzo scorso non dovrebbe prescindere dalla considerazione della differenza tra una coalizione e un partito.  La più importante, ad esito acquisito del voto e a mio avviso, è che la coalizione di centro destra avrà tanto da lavorare affinché non si sciolga al sole l’illusione di avere realmente un consenso e una forza più ampia del Movimento 5 Stelle.

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