Le Mura di Gerico

GOMORRA O VITA REALE?

Un episodio della terza serie di “Gomorra” racconta di uno dei tanti affari della camorra. Succede che uno dei cattivi comincia a comprare aziende in crisi e meglio se con debiti (corrompono funzionari di banca per farsi fornire i dati di coloro che chiedono prestiti e sono in difficoltà), poi le rilancia sul mercato in questo modo:

  • “vende” i posti di lavoro ovvero chi vuole lavorare deve prima pagare (tipo 15.000 euro);
  • sulle buste paga dichiara un salario di 1.150 euro ma in realtà paga solo 850 euro;
  • nessuno deve lamentarsi per orari di lavoro diversi da quelli dichiarati
  • se lo stipendio arriva in ritardo nessuna lamentela è tollerata
  • un giro di camorristi, delinquenti e assassini tiene a bada eventuali dissensi o tentativi di ribellione (ammazzano una persona che aveva protestato per lo stipendio ridotto, un papà di un ragazzino con difficoltà motorie e costretto su una sedia a rotelle – nessuna pietà, nessuna dilazione, tutti uguali di fronte alla legge mafiosa)

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PENSIONI O DENARO. GIUSTIZIA SOCIALE O LOTTA DI CLASSE

Quando si parla di pensioni se ne parla di solito in questi termini “oggi tre lavoratori mantengono un pensionato, domani un lavoratore dovrà mantenere un pensionato, dopodomani un lavoratore manterrà tre pensionati … quindi il sistema non è sostenibile”.

In un momento storico come quello attuale dove il lavoro manca, i giovani iniziano a lavorare in ritardo, gli stipendi sono bassi e quindi lo sono anche i relativi versamenti all’INPS, le statistiche ci dicono che si fanno meno figli e ci saranno sempre più vecchi MENTRE contemporaneamente si pensa che qualcuno con il proprio lavoro debba produrre denaro da distribuire … effettivamente il sistema non è sostenibile.

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RAPPORTO CENSIS 2017 – RABBIA CHE CRESCE

La ripresa c’è, come confermano tutti gli indicatori economici. Ad eccezione degli investimenti pubblici: -32,5% in termini reali nel 2016 rispetto all’ultimo anno prima della crisi. Dal 2008 la perdita di risorse pubbliche destinate a incrementare il capitale fisso cumulata anno dopo anno è di 74 miliardi di euro.

Aumenta l’export, aumentano tanti indicatori ma aumenta anche la rabbia socialeil rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio” .

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IL PIL CRESCE … MA NON PER TUTTI

Nel terzo trimestre 2017 il Pil cresce dello 0.5 per cento portandosi a 1,8 per cento su base annua (1,5 per cento acquisito). Il Governo esulta e i partiti che lo sostengono, con particolare riferimento al Pd e a Renzi, rivendicano la bontà delle riforme da loro volute che, dicono, stanno sostenendo la crescita della nostra economia.

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IL VICE PRESIDENTE KATAINEN E GLI ORDINI DELLA FINANZA

Il vice presidente della commissione UE Katainen ha attaccato l’Italia che stava festeggiando la notizia della crescita del pil (?) con queste parole “La situazione in Italia non sta migliorando … Tutti gli italiani dovrebbero sapere qual è la situazione”.

Parole che provengono dall’illustrazione di un’analisi presentata lunedì da Economia Reale, il centro studi guidato dall’ex viceministro Mario Baldassarri che evidenziava le seguenti criticità: senza l’effetto Draghi l’Italia sarebbe ancora in recessione (quest’anno dello 0,3%), che la disoccupazione sarebbe al 14,1% invece che all’11,4%, che il deficit pubblico del 2017 sarebbe del 6,6% invece del 2,1% e che il debito dello Stato sarebbe oggi al 157,3% e raggiungerebbe quasi il 180% nel 2020. Senza l’effetto Draghi, il governo italiano avrebbe dovuto fare manovre drastiche oppure essere commissariato da Bruxelles.

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I PIDOCCHI NON FANNO PIL

Succo degli argomenti dell’ingegneria dell’informazione.

Il PIL cresce anche se poi diminuirà nei due anni successivi, ma attenzione nel 2017 crescerà del 1,5 per cento, quindi addirittura qualche zerovirgolaqualchecosa in più di quello previsto in precedenza.

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LA VOLKSWAGEN E IL LIBERO MERCATO “DE NOANTRI”

La Bassa Sassonia (ted. Niedersachsen) è uno dei sedici Bundesländer della Germania. Situato nella parte nord-occidentale del territorio tedesco, è il secondo stato federato della Germania per superficie (47.600 km²) e il quarto per popolazione (7.956.000 abitanti)…

La Bassa Sassonia … gli altri azionisti principali del gruppo sono lo stato della Bassa Sassonia con il 20 per cento dei voti … quale gruppo? la mitica Volkswagen, quella del Maggiolino e di Hitler che appartiene per un bel pezzo ad uno dei Lander della Germania, insomma è un po’ statale, forse.

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UN PO’ DI DEF (DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA) 2017. COSA SARA’ DI NOI FINO AL 2020? TUTTO SCRITTO!

Il documento di economia e finanza (DEF) 2017 presenta, come tutti i DEF, degli spunti di riflessione sempre interessanti. Tra i dati un occhio bisogna dare di sicuro alla nota (3) ovvero all’andamento del debito pubblico al netto e al lordo dei sostegni. Negli anni in considerazione le “tasse” che paghiamo ai vari fondi di “sostegno” ai Paesi europei ci costa tra il 3 e il 4 per cento di PIL. Nel 2016 abbiamo pagato 58, 2 miliardi di euro. Da sottolineare che nonostante i nostri contributi netti se chiedessimo un aiuto (un “sostegno”) saremmo costretti ad accettare commissariamenti, imposizioni e pignoramenti. La solidarietà va pure bene ma dovrebbe essere sempre bilaterale e non a senso unico.

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