Le Mura di Gerico

GIOVANNI ZIBORDI “SLIDE STORY” – DA COBRAF

Di seguito una “slide story” direttamente dal blog di Giovanni Zibordi www.cobraf.com . Non credo ci sia bisogno di commenti ulteriori.

Ricordo solo che Giovanni Zibordi è coautore di “La soluzione per l’euro” (sul suo blog ha messo a disposizione delle dispense che è possibile scaricare) e  “Per una moneta fiscale gratuita. Come uscire dall’austerità senza spaccare l’euro” eBook gratuito scaricabile online dal sito di MicroMega

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POST ALLO SBANDO (COME IL PAESE). CONTRADDIZIONI AL POTERE

Ho già utilizzato l’extraterrestre per dare l’idea di qualcuno che arriva da fuori, da uno sguardo al mondo contorto in cui viviamo e rimane sopraffatto dalla stranezza del comportamento umano. Ci riprovo perché le stesse cose viste con gli occhi e la mente di chi le vive, di chi ci è immerso non provocano resistenze, un po’ come la storia della rana che viene bollita un po’ per volta, pian pianino, e non si accorge di avere un grosso problema (Il principio della rana bollita, utilizzato dal filosofo americano Noam Chomsky, fa riferimento alla Società, ai Popoli che accettando passivamente, il degrado, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell’etica, ne accettano di fatto la deriva). Facciamolo atterrare ET in Italia.

Nel 2012 arriva Monti, posizionato direttamente al massimo vertice dal Presidente della Repubblica Napolitano e insieme alla Fornero, anche lei un tecnico di altissimo livello, iniziano le riforme strutturali del momento. E sembravano davvero forti. Monti parlava inglese con Obama, rispettato in Europa dalla Merkel e company, e ci faceva dimenticare le brutte figure a cui ci aveva abituato Berlusconi.

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LIBERA CIRCOLAZIONE: FOLLIA O NECESSITA’?

Mia figlia: “papà ma come mai tutti questi problemi con i migranti, i richiedenti asilo, le persone che muoiono nel Mediterraneo?”

Io: “perché sono merce più o meno come lo siamo noi e anche se solo a poche persone conviene che questo succeda, sono proprio quei pochi che alla fine decidono”

Mia figlia: “ma se noi siamo di più, non possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione?”

Io: “certo, tanto per iniziare quelli che votano i nostri rappresentanti dovrebbero stare un po’ più attenti, e poi ci vorrebbe tanta altra gente che come te fa queste domande, magari con qualche anno in più”

…proviamo a rileggere questo articolo che ho scritto un po di tempo fa, tanto le cose in questo Paese fanno fatica a cambiare …

Libera circolazione: follia o necessità?

Questo il titolo della conferenza tenuta a Massa Fiscaglia di Ferrara il 7 dicembre scorso (2016) al “Circolo Ragno Azzurro” organizzata dal Gruppo Cittadini Economia della provincia di Ferrara con l’intervento di Gianni Belletti della Comunità Emmaus.

L’incontro chiudeva una serie di quattro serate, tutte organizzate a Massa Fiscaglia, in cui il Gruppo ha invitato la popolazione a discutere su fenomeni assolutamente attuali e che indubbiamente coinvolgono tutti a vario titolo: tasse, debito pubblico, disoccupazione e, appunto, migranti. Un invito all’informazione senza distorsioni con il chiaro intento di diffondere la sana pratica della partecipazione dal basso.

…l’articolo continua qui su ferraraitalia oppure

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IL MITO DEL DEBITO PUBBLICO NELL’EBOOK “PENSIERI SPARSI” DI CLAUDIO PISAPIA

Info http://www.mondadoristore.it/Pensieri-Sparsi-Claudio-Pisapia/eai978882643983/ Da Asino Rosso libri eBook, “Pensieri Sparsi” un libro “antieconomico” digitale eretico e controculturale del sociologo futuribile Claudio Pisapia, tra i curatori del Gruppo Cittadini Economia Ferrara. In un’epoca in cui il benessere delle persone si misura dal livello dello spread tra titoli pubblici di diverse Nazioni e Leggi tutto…

SFACCETTATURE DELLA DISUGUAGLIANZA

l’articolo pubblicato qui su ferraraitalia Che la disuguaglianza stia diventando il problema principale e che vada affrontato nell’immediato mi sembra evidente almeno quanto il fatto che la nostra classe politica non abbia intenzione di metterla al bando. I governi sembrano concentrarsi molto di più sulla crescita piuttosto che sulla distribuzione delle Leggi tutto…

LETTURA GIORNALI: BREXIT E LA FUGA DALLA GRAN BRETAGNA

dal Corriere della Sera di oggi 30.06.2017

“Dopo Brexit preferiamo tornare”. La contro-fuga dei cervelli italiani

L’82% dei 5.755 nostri connazionali nel mondo accademico britannico vuole cambiare Paese. E uno su tre pensa di rientrare a casa. I risultati di un sondaggio dell’ambasciata d’Italia a Londra. I prof si sentono “scoraggiati”. Sulla scelta pesano l’esclusione dai progetti Ue e il previsto calo dei fondi europei

… e perchè mai queste persone vorrebbero lasciare la UK? “…Le ragioni sono molteplici: fine dei finanziamenti Ue alla ricerca, calo di studenti dal continente, diminuzione degli scambi scientifici, oltre a un crescente dissenso verso la politica del governo britannico nei confronti dell’università.”

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LA GABBIA

mio articolo di qualche tempo fa pubblicato da scenariconomici

Con la scelta di affidarci al mercato globale non credo siamo passati da un mondo chiuso a un mondo aperto. Così come non credo che un abbandono della Ue o dell’eurozona equivalga a chiudersi, cioè ritorno al passato, al vecchio, al brutto.

Credo invece che siamo passati da un mondo regolato a un mondo con sempre meno regole. Il passaggio dalle politiche Keynesiane a quelle neo liberiste ne ha richiesto infatti sempre di meno, perché questo tipo di mondo che hanno deciso per noi si basa principalmente sul profitto, che cresce laddove diminuiscono controlli e regole e laddove lo Stato non possa esercitare le sue funzioni di controllo e difesa degli interessi democratici, solidali e partecipativi. Quindi dagli anni 80 si è creato il mercato globale che conosciamo oggi, cioè la giungla, in cui vince chi produce peggio e a minori costi. Ovvero si è legalizzato sempre di più lo sfruttamento su scala mondiale!

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LETTURA GIORNALI. Si appanna il mito Brexit: gli inglesi hanno cominciato a fiutare la trappola (DAVVERO?)

Una vera perla regalata dal quotidiano Repubblica di oggi 24/06/2017, e che trovate qui , secondo il quale gli inglesi post brexit cominciano a piangere perché “…Con le regole Wto, le auto importate dalla Germania dovrebbero pagare un dazio del 10 per cento. Deloitte calcola che, fra dazi e svalutazione della sterlina rispetto all’euro, le auto tedesche costerebbero agli inglesi il 21 per cento in più di oggi. E le vendite di Volkswagen, Mercedes, Bmw, Ford e Opel crollerebbero, più o meno, nella stessa misura, mettendo a rischio almeno 18 mila posti di lavoro in Germania e, di rimbalzo, altre migliaia di posti di lavoro negli altri paesi, come l’Italia, legati alla catena produttiva dell’auto tedesca…”.

Insomma gli inglesi dovrebbero piangere perché i tedeschi esporteranno meno auto in Inghilterra … cioè proprio per il motivo per cui … dovrebbero ridere.

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IN GIRO PER BLOG: SCENARI DA BLOCKCHAIN

Prima di farsi, ancora una volta, sopraffare dalla solita asimmetria informativa e quindi cedere alla tentazione di non volerne sapere nulla delle crypto valute proviamo a ragionarci su e a cercare di capire gli eventuali scenari futuri ai quali dovremo necessariamente adattarci. Soprattutto se questo tipo di futuro ci darà una mano a migliorare la nostra vita o sarà semplicemente un nuovo strumento nelle mani dei potenti.

Oggi se ne stanno occupando le banche commerciali, le banche centrali, le grandi banche d’affari ed entità sovranazionali quali Amazon che già accetta pagamenti in Bitcoin. Moneta del futuro dunque, ma come ci entreremo noi gente normale in questo tipo di futuro? Non ho la risposta per adesso.

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