Le Mura di Gerico

IL PIL CRESCE … MA NON PER TUTTI

Nel terzo trimestre 2017 il Pil cresce dello 0.5 per cento portandosi a 1,8 per cento su base annua (1,5 per cento acquisito). Il Governo esulta e i partiti che lo sostengono, con particolare riferimento al Pd e a Renzi, rivendicano la bontà delle riforme da loro volute che, dicono, stanno sostenendo la crescita della nostra economia.

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LE ALIQUOTE IRPEF, LA FLAT TAX E LA LEGA NORD: COME LA POLITICA PROMUOVE L’INGIUSTIZIA SOCIALE

In un contesto in cui la distribuzione del reddito è altamente disuguale l’opera di una politica consapevole dovrebbe tendere a riequilibrare il sistema. Uno dei metodi per farlo è sicuramente la progressività nella tassazione dei redditi cioè chi guadagna di più contribuisce in misura maggiore di chi guadagna di meno. La progressività della tassazione, del resto, è prevista dalla Costituzione del ’48 per cui il sistema era ben noto ed auspicato già dai nostri Padri Costituenti.

La tassazione è un’arma in mano allo Stato che dovrebbe essere usata per difendere gli interessi collettivi dei cittadini. Infatti con una modifica alle aliquote Irpef si può distribuire ricchezza (o un po’ di respiro) alle classi più basse senza impoverire (togliere troppo ossigeno) a quelle più alte.

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OLTRE IL CAPITALISMO

 

La crisi americana dei subprime scoppiata nel 2008 ha fatto crollare il mito della democrazia finanziaria, o almeno avrebbe dovuto. Tantissime famiglie erano riuscite a realizzare il sogno di una casa non grazie al proprio lavoro e alla propria operosità, ma attraverso l’intercessione delle banche che grazie appunto al sistema finanziario potevano elargire credito a tutti, ma proprio a tutti. Talmente ‘a tutti’ che alla fine il sistema è crollato. Questo perché ciò che viene elargito come credito non è altro che denaro bancario, che diventa debito quando arriva a destinazione e che si accumula come debito di tutta la comunità. All’inizio non è così evidente, in particolare non se ne accorge chi i prestiti non li ha mai chiesti ma tutti, proprio tutti, se ne accorgono quando scoppiano le crisi.

In realtà i miti sono duri a morire anche dopo che le commissioni parlamentari degli Usa hanno dimostrato ampiamente che tutta quella generosità non era poi tanto disinteressata, anzi. E nonostante gli ultimi anni siano disseminati di suicidi e dal 2008 abbiamo visto sia aumentare le differenze sociali sia l’eliminazione della classe media, ancora resiste la logica capitalista della giustificazione dei boom e dei crash.

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ESISTE IL CONFLITTO DI INTERESSI MADE IN MARATTIN OPPURE E’ MEGLIO DISCUTERE DI PUBBLICO O PRIVATO?

Proviamo a entrare nel dibattito sul conflitto di interesse in cui, secondo il consigliere governativo Marattin, si trova ad operare il nostro sindaco Tagliani. Ci entriamo con qualche riflessione non polemica, né pro né contro. Uno spunto per contribuire al dibattito politico con il non celato tentativo di riportarlo verso sponde più comprensibili e utili ai cittadini.

POLITICA E FINANZA: IL “WHATEVER IT TAKES” DI MARIO DRAGHI

fonte grafico: ilsole24ore

Questo eloquente grafico mostra l’espansione del bilancio della Banca Centrale Europea (Bce) e ci dice che ha superato i 4.000 miliardi. In realtà potremmo osservare lo stesso fenomeno se guardassimo il grafico della Fed americana o della Boj giapponese, ma cerchiamo adesso di comprendere per bene il dato.
Per qualsiasi azienda nel mondo, e anche per qualsiasi famiglia, se aumenta la cassa vuol dire che sono aumentati i soldi a disposizione e quindi è aumentata la capacità di spesa. Questo può avvenire perché ho venduto un maggior numero dei beni o servizi che produco o perché ho abbassato i costi. Per le famiglie, perché magari ha cominciato a lavorare anche uno dei figli oppure perché tutta la famiglia sta risparmiando per progetti futuri più di quanto spende.

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CARIFE – NON CALI IL SIPARIO – FIACCOLATA PER NON DIMENTICARE DOMENICA 30 LUGLIO 2017

Partendo dalla conferenza stampa voluta dai Risparmiatori Azzerati della Carife di venerdì 21 luglio 2017, metto insieme un po’ di argomenti cercando, ovviamente, di dare un “senso macroeconomico” alla faccenda (per quello che mi riesce!).

Quindi troverete il resoconto della giornata (pubblicato ad oggi da scenari economici qui), il documento redatto dagli “azzerati“, una sintesi della presentazione in pdf di cui mi sono occupato lo stesso giorno (specifico di avere utilizzato il QE come esempio di creazione “allegra” del denaro perché mi sembra più facilmente comprensibile del parlare di espansione dei bilanci delle banche centrali o delle riserve delle banche).

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LIBERA CIRCOLAZIONE: FOLLIA O NECESSITA’?

Mia figlia: “papà ma come mai tutti questi problemi con i migranti, i richiedenti asilo, le persone che muoiono nel Mediterraneo?”

Io: “perché sono merce più o meno come lo siamo noi e anche se solo a poche persone conviene che questo succeda, sono proprio quei pochi che alla fine decidono”

Mia figlia: “ma se noi siamo di più, non possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione?”

Io: “certo, tanto per iniziare quelli che votano i nostri rappresentanti dovrebbero stare un po’ più attenti, e poi ci vorrebbe tanta altra gente che come te fa queste domande, magari con qualche anno in più”

…proviamo a rileggere questo articolo che ho scritto un po di tempo fa, tanto le cose in questo Paese fanno fatica a cambiare …

Libera circolazione: follia o necessità?

Questo il titolo della conferenza tenuta a Massa Fiscaglia di Ferrara il 7 dicembre scorso (2016) al “Circolo Ragno Azzurro” organizzata dal Gruppo Cittadini Economia della provincia di Ferrara con l’intervento di Gianni Belletti della Comunità Emmaus.

L’incontro chiudeva una serie di quattro serate, tutte organizzate a Massa Fiscaglia, in cui il Gruppo ha invitato la popolazione a discutere su fenomeni assolutamente attuali e che indubbiamente coinvolgono tutti a vario titolo: tasse, debito pubblico, disoccupazione e, appunto, migranti. Un invito all’informazione senza distorsioni con il chiaro intento di diffondere la sana pratica della partecipazione dal basso.

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SFACCETTATURE DELLA DISUGUAGLIANZA

l’articolo pubblicato qui su ferraraitalia Che la disuguaglianza stia diventando il problema principale e che vada affrontato nell’immediato mi sembra evidente almeno quanto il fatto che la nostra classe politica non abbia intenzione di metterla al bando. I governi sembrano concentrarsi molto di più sulla crescita piuttosto che sulla distribuzione delle Leggi tutto…

LA GABBIA

mio articolo di qualche tempo fa pubblicato da scenariconomici

Con la scelta di affidarci al mercato globale non credo siamo passati da un mondo chiuso a un mondo aperto. Così come non credo che un abbandono della Ue o dell’eurozona equivalga a chiudersi, cioè ritorno al passato, al vecchio, al brutto.

Credo invece che siamo passati da un mondo regolato a un mondo con sempre meno regole. Il passaggio dalle politiche Keynesiane a quelle neo liberiste ne ha richiesto infatti sempre di meno, perché questo tipo di mondo che hanno deciso per noi si basa principalmente sul profitto, che cresce laddove diminuiscono controlli e regole e laddove lo Stato non possa esercitare le sue funzioni di controllo e difesa degli interessi democratici, solidali e partecipativi. Quindi dagli anni 80 si è creato il mercato globale che conosciamo oggi, cioè la giungla, in cui vince chi produce peggio e a minori costi. Ovvero si è legalizzato sempre di più lo sfruttamento su scala mondiale!

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