Le Mura di Gerico

LA DIFFERENZA TRA LA CRISI DEL 2008 E DEL 2020 Giuseppe Conte, il Movimento 5 Stelle… e l’ultimo ballo sul Titanic

Conte è riuscito nell’arduo compito di annullare gli ultimi residui di ricordo delle parole di Bernanke e Draghi, è riuscito ad eliminare dai dibattiti i paper della BCE e persino della BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) che dimostravano la possibilità di intervento delle banche centrali durante le crisi. Conte ha eliminato qualsiasi speranza che si ritorni a parlare di monetizzazione dei debiti sovrani.

OLTRE IL CAPITALISMO

 

La crisi americana dei subprime scoppiata nel 2008 ha fatto crollare il mito della democrazia finanziaria, o almeno avrebbe dovuto. Tantissime famiglie erano riuscite a realizzare il sogno di una casa non grazie al proprio lavoro e alla propria operosità, ma attraverso l’intercessione delle banche che grazie appunto al sistema finanziario potevano elargire credito a tutti, ma proprio a tutti. Talmente ‘a tutti’ che alla fine il sistema è crollato. Questo perché ciò che viene elargito come credito non è altro che denaro bancario, che diventa debito quando arriva a destinazione e che si accumula come debito di tutta la comunità. All’inizio non è così evidente, in particolare non se ne accorge chi i prestiti non li ha mai chiesti ma tutti, proprio tutti, se ne accorgono quando scoppiano le crisi.

In realtà i miti sono duri a morire anche dopo che le commissioni parlamentari degli Usa hanno dimostrato ampiamente che tutta quella generosità non era poi tanto disinteressata, anzi. E nonostante gli ultimi anni siano disseminati di suicidi e dal 2008 abbiamo visto sia aumentare le differenze sociali sia l’eliminazione della classe media, ancora resiste la logica capitalista della giustificazione dei boom e dei crash.

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