Le Mura di Gerico

LA MACROECONOMIA NON E’ LA MICROECONOMIA. MA IL PD NON LO SA … COME FUNZIONANO LE BANCHE CENTRALI (2)

se lei confonde uno Stato con una bottega, intanto dovrebbe parlarne con il suo insegnante, e poi si condanna ad un futuro di disoccupazione … il debito che lo Stato fa è il debito che fa le strade che lei percorre per venire qui, che paga gli stipendi degli insegnanti che le hanno consentito di accedere a questa prestigiosa università. Cioè a fronte di un debito c’è sempre un credito e a fronte di un debito pubblico c’è anche un capitale sociale“.

Queste belle parole sono del prof. Alberto Bagnai in risposta ad una studentessa che gli poneva una domanda sul debito pubblico e sull’impatto di questo sul futuro suo e di tutti i giovani. Considerate le affermazioni di alcuni docenti universitari prestati al PD che allo stesso modo equiparano le Banche Centrali alle aziende … capiamo il perché di tali domande.

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LE TUE IMPOSTE

Dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi, da quest’anno, ci viene consegnato un rendiconto di come sono state impiegate le nostre tasse. Quello sopra è il mio, che di sicuro sarà uguale nelle percentuali al resto degli italiani. Dunque, gli interessi sul Debito Pubblico sono la terza voce di spesa, cosa Leggi tutto…

INCONTRO DI VENERDÌ 11 MAGGIO 2018 CON FRANCESCO GESUALDI

Debito: Pubblico? Da ripagare? Un problema? Un investimento?

Un estratto dal mio libro “Pensieri Sparsi” per introdurre gli argomenti di cui parleremo venerdì 11 maggio 2018 con Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (www.cnms.it)

…La parola debito oggi fa parte del nostro vocabolario quotidiano ed ha un carattere molto più generale e, ahinoi, inclusivo rispetto a una ventina di anni fa. Quando io ero al liceo era un argomento di competenza di studenti informati e intellettuali volenterosi ma soprattutto quando si parlava di debito e di condono del debito sembrava ovvio riferirsi ai cosiddetti Paesi del terzo mondo, l’Africa in primis, ed ai suoi aspetti post colonialisti ed imperialisti.

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L’ITALIA HA UN ALTO DEBITO PUBBLICO: IL NUOVO DOGMA CUI NESSUNO PUO’ OBIETTARE

In nome del debito pubblico e del rispetto dei cosiddetti parametri europei qualsiasi sacrificio non è più tanto indigesto da accettare e nessuna motivazione può essere altrettanto seria per sfidare il dogma. La discussione finisce in quel momento: all’enunciazione di quella frase tutti zittiscono, come quando il prete in chiesa dice “preghiamo” e cala il silenzio tra i fedeli.

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CAMPAGNA ELETTORALE. IL DEFICIT E IL TETTO DEL 3%

Parliamo di deficit e  quindi di regole europee e dei Paesi che non le rispettano. In particolare lo faccio per “rispondere” a Massimo Giannini di Repubblica che ha contestato sia Salvini che Di Maio in merito alla loro affermazione sul persistente sforamento del tetto del deficit da parte della Francia (come a dire: anche di fronte all’evidenza i cattivi dobbiamo per forza essere noi). La precisazione quindi non serve al resto degli italiani che sanno, serve solo a lui che fa informazione e quindi non lo sa! “Carissimo, stai sbagliando”

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CANCELLARE IL DEBITO PUBBLICO? PER MCKINSEY NON E’ UN PROBLEMA, MA AI MERCATI FINANZIARI NON CONVIENE

Questo articolo scritto da me e Claudio Bertoni, pubblicato su ferraraitalia qui ed inserito anche nel mio libro “Pensieri Sparsi” parla di un report che ci diede un po’ di speranza su una possibile inversione di tendenza rispetto alla comune e distorta immagine del debito pubblico. Sono passati più di due anni e, come mi diceva un paio di sere fa Claudio mentre preparavamo i nostri incontri per il programma partecipato del Comune di Ferrara nell’ambito del Festival di Internazionale … ci eravamo sbagliati alla grande. Non è cambiato il comune sentire e, forse, non ci sono nemmeno segnali di un cambiamento in atto .

McKinsey, società di consulenza finanziaria considerata come la più influente al mondo, con all’attivo clienti di alto profilo quali società internazionali e persino governi, il 15 febbraio scorso ha pubblicato un dossier sull’indebitamento di Stati, aziende e famiglie dall’inizio della crisi ad oggi. Ebbene, il debito mondiale è aumentato di 57.000 miliardi di dollari determinando un rapporto debito/pil del 289%. Sono cifre da paura: il mondo è super indebitato e verrebbe da chiedere “con chi? Con gli abitanti di Venere?”. Ma tant’è… e sulla Terra, senza tanto discutere su chi sono debitori e creditori (sempre lo Stato), si cercano affannosamente le soluzioni.

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FERRARA E LODI, GLI AGITATORI DI POPOLO E LE RADICI DELL’ALBERO

Premesso che non è il numero di persone che scende in piazza a determinare la qualità o la giustezza di una causa (il riferimento è alla manifestazione di qualche giorno fa a Poggio Renatico organizzata dalla Lega Nord in funzione anti arrivo migranti), per descrivere i fenomeni, almeno dalle pagine dei giornali, bisognerebbe evitare di cadere negli schemi partigiani.

I dotati di tessera giornalistica o semplicemente di potere della scrittura dovrebbero provare ad andare al di là degli effetti di cui fa sicuramente parte anche chi, a torto o a ragione, si specializza nel portare in piazza i problemi, cosa del resto non deplorevole soprattutto quando, in fondo, ci si pone dalla parte della legge o della difesa dei costumi locali sopperendo a palese mancanza istituzionale in tal senso.

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STORIE – UN / IL DEBITO DELLA MADONNA

La storiella è di Margaret Kennedy, coordinatrice di un circuito di monete complementari locale tedesco: “In Paradiso, intorno a Natale l’anno scorso, la Madonna si ricorda all’improvviso, stiamo preparando per i festeggiamenti, per la nascita di Gesù e si ricorda all’improvviso che aveva contratto un debito non pagato. Quando era Leggi tutto…

MONETA, FINANZA, DEBITO E MERCATI

Cos’è la moneta? È merce perché la si può cambiare in oro in qualsiasi momento per cui all’oro, che è effettivamente una merce, può essere paragonata. Umph, non è più così dal 1971, anno in cui la moneta è diventata FIAT cioè senza sottostante, senza oro alle spalle e a giustificare la sua esistenza.

Allora? La moneta ha altra natura rispetto alla merce ed attiene molto di più al diritto. In particolare diventa un “I owe You”, cioè un “io ti devo”, quindi un’obbligazione di qualcuno nei confronti di qualcun altro. Un diritto di credito come diceva il prof. Gallino e come il giurista Paolo Maddalena ribadisce nel suo libro “gli inganni della finanza”. Quest’ultimo dice che il capitalista non tende più, quindi, ad accaparrarsi beni reali ma diritti di credito tramite i quali il sistema neoliberista pretende una crescita illimitata e chiaramente falsa. In questo sistema si tende piuttosto che a creare beni e servizi, e quindi crescita e occupazione, denaro mediante denaro con il fine ultimo di accaparrarsi i beni e servizi esistenti. Insomma un sistema che funziona benissimo, ma per pochi.

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