Le Mura di Gerico

NOI ITALIA 2018 – DATI SCONFORTANTI

L’ultima fatica dell’Istat pubblicata in rete (noi Italia 2018) ci restituisce la rappresentazione grafica dell’Italia. In pratica un tunnel da cui fatichiamo ad uscire, nonostante tutto.

Il “nonostante tutto” rappresenta gli sforzi e i sacrifici degli italiani costantemente in ombra. Quando a parlare è Tito Boeri sembra che i pensionati siano dei criminali e le pensioni stesse rappresentino un crimine, e poi c’è sempre chi è pronto a tagliare le spese sanitarie perché bisogna ottimizzare (i malati cronici costano troppo e … si vivrebbe meglio senza disabili), e chi punta il dito sui dipendenti pubblici, sulla spesa esagerata dello Stato e degli Enti pubblici. (altro…)

ANALISI DEL VOTO SEGUENDO I DATI ISTAT E BANCA D’ITALIA

Perché gli italiani hanno “punito” in maniera così eclatante le formazioni politiche che si definiscono di sinistra? in fondo ce lo stiamo chiedendo tutti e tante sono state le interpretazioni. Io ho provato a farlo attraverso l’ISTAT, in particolare ragionando sulle informazioni contenute nel Rapporto sulle “Condizioni di vita, Reddito e Carico Fiscale delle Famiglie” uscito il 6 dicembre 2017, che trovate qui nella sua interezza.

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RAPPORTO CENSIS 2017 – RABBIA CHE CRESCE

La ripresa c’è, come confermano tutti gli indicatori economici. Ad eccezione degli investimenti pubblici: -32,5% in termini reali nel 2016 rispetto all’ultimo anno prima della crisi. Dal 2008 la perdita di risorse pubbliche destinate a incrementare il capitale fisso cumulata anno dopo anno è di 74 miliardi di euro.

Aumenta l’export, aumentano tanti indicatori ma aumenta anche la rabbia socialeil rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio” .

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CONFLITTI DI CLASSE. L’AUSTERITÀ NON E’ PER TUTTI

Vi propongo un tuffo nella disuguaglianza alimentata da stipendi e liquidazioni di chi viene tenuto fuori (o si tiene fuori) dai vincoli dell’austerità. Lo facciamo con la constatazione che esiste una propaganda di regime che tenta (e riesce) a distogliere continuamente l’attenzione da coloro che si ingrassano e il 99% della popolazione che soffre ed è costretta anche a vergognarsi se l’austerità gli ha lasciato il diritto a una visita medica o gli consente la gravidanza a casa.

Questo perché in questo sistema i figli non sono un valore o una gioia ma un costo e un problema, e se si lascia un diritto a una categoria altri potrebbero volerlo esteso. Il ragionamento è uguale a quello dei tempi gloriosi dei principi e dei re.

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L’INCONSISTENZA DELLA CRESCITA DEL PIL

La previsione del PIL in aumento ci autorizza ad essere fiduciosi? a pensare che le cose stiano davvero migliorando, che possiamo archiviare le paure e tutte le analisi che abbiamo fatto noi catastrofisti dell’euro fino ad adesso?

Non credo proprio, in questi lunghi anni di crisi e visti gli alti tassi di disoccupazione che ancora permangono in tutta l’eurozona, anche quelli che l’euro l’avevano costruito si sono espressi e hanno candidamente affermato che siamo in un esperimento sbagliato.

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SFACCETTATURE DELLA DISUGUAGLIANZA

l’articolo pubblicato qui su ferraraitalia Che la disuguaglianza stia diventando il problema principale e che vada affrontato nell’immediato mi sembra evidente almeno quanto il fatto che la nostra classe politica non abbia intenzione di metterla al bando. I governi sembrano concentrarsi molto di più sulla crescita piuttosto che sulla distribuzione delle Leggi tutto…

NEGOZI SEMPRE APERTI

Ho scritto diverse volte quale fosse la mia opinione in merito ai negozi ed esercizi commerciali aperti di sabato, domenica, Pasqua e Natale. Sintetizzando, le aperture nei giorni festivi. In realtà (e in maniera … sparsa), ne parlo anche nel mio libro nella parte dedicata alla ricerca del “tempo perduto” e contro la spersonalizzazione dell’essere umano.

Prendendo spunto qui dalla campagna elettorale di Marco Mori a sindaco di Genova (vai Marco!) riprendo il punto e lo rilancio partendo da una doverosa domanda iniziale (prof. Ioppolo docet!):

Dalla parte di chi vogliamo affrontare il problema / discussione?

Se riteniamo di essere dalla parte dell’1% della popolazione che trae profitto anche dall’aria che respiriamo… allora va tutto bene. Se invece vogliamo provare ad essere dalla parte del restante 99% della popolazione, quello che per mangiare deve lavorare, inventare, darsi da fare con continuità … ecco, solo in questo caso possiamo andare avanti e porci la domanda successiva.

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OLTRE LA LAMPADINA DEL LAMPIONE DIETRO CASA … MARCO MORI SINDACO DI GENOVA

… estratto dal programma di Marco Mori, candidato Sindaco a Genova.

Ma non solo, come accennato sopra, impostare politiche basate sul solo potenziamento delle esportazioni implica aritmeticamente l’intervento deflattivo sui salari fino alla totale disapplicazione, già in atto, dell’art. 36 Cost. che prevedeva un parametro chiaro a cui ancorare la retribuzione, ovvero la proporzionalità alla quantità e qualità dell’opera prestata, ma in ogni caso la sufficienza della stessa a garantire al lavoratore ed alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

In sostanza noi non dobbiamo più competere sui mercati internazionali, le bestie competono!

Gli uomini devono cooperare, ergo dobbiamo tornare allo sviluppo della nostra domanda e del nostro settore produttivo, ripudiando politiche mercantiliste e la stessa globalizzazione, che anzi andrebbe chiamata “glebalizzazione”, visto la tendenza di tutta l’economia mondiale ad aggiustare gli squilibri della bilancia dei pagamenti nazionali attraverso l’abbattimento dei salari. Secoli di lotte sindacali vanno in fumo per quattro regole criminali volute da un gruppetto di speculatori finanziari che oggi i nostri politici servono e frequentano con sempre maggiore dedizione.

Leggendo alcune parti del testo, magari prese singolarmente, sembrerebbero avulse da un contesto locale. Cosa c’entra con un Comune, con una comunità locale che deve confrontarsi con i problemi giornalieri, la pulizia delle strade, il degrado delle periferie, l’edilizia scolastica, il trasporto locale, il lampione rotto.

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