FRANCIA E ITALIA: UN CONFRONTO DEI DATI PER CAPIRE CHI STA PEGGIO O CHI PUÒ FARE DEFICIT
si ricava che per il periodo 2009 – 2016 l’Italia ha una media positiva del 2,8%, mentre la Francia ha invece una media negativa di circa 1,5%
si ricava che per il periodo 2009 – 2016 l’Italia ha una media positiva del 2,8%, mentre la Francia ha invece una media negativa di circa 1,5%
Articolo pubblicato su ferraraitalia qui L’ambito reale dello scontro intrapreso dal Ministro Di Maio non è tra i rider e la tecnologia, come dice l’amministratore delegato di Foodora Gianluca Cocco, ma tra i cittadini, gli esseri umani, e l’uso strumentale che della tecnologia alcuni, come lo stesso Cocco, fanno. Al momento, infatti, funziona che questa Leggi tutto…
intervista di Tania Mastrobuoni
Una interessante intervista all’economista Galbraith da parte della giornalista Mastroboni. Ci sono alcuni passaggi fondamentali:
1) le politiche economiche perseguite dall’Unione Europea sono vecchie e riflettono il pensiero di Friedman, Von Mieses e Von Hayek in auge all’inizio della costruzione dell’infrastruttura (non sono più al passo con i tempi), come non lo è assolutamente Adam Smith, il padre del liberismo
2) necessità di politiche espansive e i Mini Bot sono un modo legale per aumentare la circolazione di moneta
3) l’Italia non è la Grecia, ha tutti i fondamentali per superare le crisi e per farsi sentire in Europa, ha una bilancia dei pagamenti positiva, un avanzo primario positivo, è un contribuente netto verso la UE
4) la sinistra ha fallito perché si è votata agli interessi della finanza e non del popolo