Le Mura di Gerico

LA NATO SI RINFORZA. AUMENTANO ANCORA LE SPESE MILITARI NEL MONDO

circa due terzi dei 31 paesi membri della Nato – ovvero più o meno 20 – si starebbero avvicinando alla soglia minima richiesta da Trump (dedicare alla difesa il 2% del Pil nel 2024). Si tratta di
un numero molto più alto delle stime più recenti dello scorso luglio (11 Paesi) e dei dati certificati nel rapporto annuale del 2023 (6 Paesi). Segno appunto di una crescita generale o di una “paura” generale o semplicemente si è capito che gli investimenti in armi fruttano.

I COSTI ITALIANI PER LA GUERRA IN UCRAINA

Ai costi cui stiamo già partecipando attivamente si potrebbero aggiungere quelli di un eventuale ingresso dell’Ucraina nell’UE. Come si sa l’Italia, insieme a Germania e Francia, è uno dei Paesi che rimette all’Unione più di quanto riceve. E’ un contributore netto, come si dice. Questo è dovuto principalmente all’ingresso dei paesi dell’Est come Polonia, Ungheria e Romania e a cui si aggiungerà, eventualmente, l’Ucraina che già prima della guerra era uno dei paesi più poveri d’Europa e che quindi sarebbe ovviamente un nuovo percettore netto di contributi italiani via Unione Europea.

CHI HA PAURA DELLA RUSSIA?

Partiamo dalle distanze. Aprendo google maps ci rendiamo conto che la distanza tra Mosca e Berlino è di oltre 1.800 km, prima del 1989 era una distanza anche ideologica oltre che spaziale e quando la linea rossa, che allora era la cortina di ferro, era saldamente posizionata a ridosso del suo muro, l’orso russo riusciva a dormire sonni tranquilli. I nemici erano ad una distanza sufficiente ed accettabile.