MENO LETTERINE E PIÙ SPESA PUBBLICA
quello che non funziona, come sempre in questa Europa, è il metodo e l’ossessione per il debito e la spesa dello Stato conteggiata anno su anno e nelle previsioni per gli anni a seguire.
quello che non funziona, come sempre in questa Europa, è il metodo e l’ossessione per il debito e la spesa dello Stato conteggiata anno su anno e nelle previsioni per gli anni a seguire.
Nei Paesi dell’eurozona si sono firmati accordi che prevedono il governo dei mercati finanziari, accordi che certo conoscono bene anche gli altri paesi nel mondo. Ma da noi abbiamo anche reso indipendente la Banca Centrale Europea dopo avere declassato le nostre banche centrali nazionali, rendendo di fatto incontrollabile spread e interessi sul debito, fenomeni che solo a casa nostra, indubbiamente, sono diventati per questo un problema. (in copertina illustrazione di Carlo Tassi)
Eventi che si vuole far passare come eccezionali, distribuendo genesi e colpe e mistificando la semplice normalità di un sistema lasciato a se stesso. Tutto si dice e si scrive, tranne ammettere che quanto accade è la logica conseguenza della scelta di affidarsi alle dinamiche del mercato piuttosto che all’indirizzo statale e ai bisogni reali della maggioranza delle persone, che ha generato, tra le tante conseguenze, anche quella dell’instabilità bancaria e dell’insicurezza dei risparmiatori.
l’allarme Debito Pubblico non ha senso macroeconomico, ma serve proprio per giustificare le politiche di austerità che sono alla base delle disuguaglianze e dell’arricchimento di pochi ma che, senza il consenso popolare basato sulla paura del mostro, non sarebbe possibile attuare.
La più grande difficoltà nasce non tanto dal persuadere la gente ad accettare le nuove idee, ma dal persuaderla ad abbandonare le vecchie. (John Maynard Keynes) Keynes ci ha sempre visto lungo, noi arranchiamo e non solo non riusciamo ad abbandonare le vecchie idee per far posto al nuovo Leggi tutto…
Articolo pubblicato su ferraraitalia qui In questo ultimo periodo il Ministro Savona usa spesso dire che intende far crescere il Paese aumentando il Pil e che questa operazione renderà sostenibile il rapporto debito/Pil dell’Italia. Ma cosa può voler dire questa affermazione? Per comprenderlo forse abbiamo bisogno di fare dei passi indietro. Per prima Leggi tutto…
Mondo: Risparmio lordo in percentuale sul Reddito Nazionale Lordo (ovvero PIL + altre voci). Certo un indicatore statistico, c’è dentro il mondo!!?!!… giusto per vederlo insieme a quello che segue riferito all’Italia Italia: Risparmi in percentuale del Reddito Nazionale Lordo (ovvero PIL + altre voci) e questo invece indica i Leggi tutto…
Quello che segue è un grafico che mostra il livello mondiale del risparmio rispetto al PIL che, come si vede, non gode di ottima salute. ma chi è che gode oggi di un alto livello di risparmio? ebbene si, sempre la Cina che ultimamente siamo abituati a veder primeggiare praticamente Leggi tutto…
Per parlare correttamente di Debito Pubblico si dovrebbero evitare alcuni luoghi comuni. Di solito i commentatori non indagano le cause reali, equiparano il debito dello Stato al debito del salumiere all’angolo, usano i dati in maniera parziale e strumentale, fingono che sia un problema economico.
… Cresce allora la rabbia, l’insoddisfazione di un popolo che si vede sempre più ruota di scorta di una ripresa per pochi, ma sbandierata come un grande successo per tutti. Ma poiché ancora la rabbia non ha uno sbocco definito, per adesso si indirizza al diverso, all’immigrato, all’omosessuale, a chi non sembra Leggi tutto…