Le Mura di Gerico

CONFLITTI DI CLASSE. L’AUSTERITÀ NON E’ PER TUTTI

Vi propongo un tuffo nella disuguaglianza alimentata da stipendi e liquidazioni di chi viene tenuto fuori (o si tiene fuori) dai vincoli dell’austerità. Lo facciamo con la constatazione che esiste una propaganda di regime che tenta (e riesce) a distogliere continuamente l’attenzione da coloro che si ingrassano e il 99% della popolazione che soffre ed è costretta anche a vergognarsi se l’austerità gli ha lasciato il diritto a una visita medica o gli consente la gravidanza a casa.

Questo perché in questo sistema i figli non sono un valore o una gioia ma un costo e un problema, e se si lascia un diritto a una categoria altri potrebbero volerlo esteso. Il ragionamento è uguale a quello dei tempi gloriosi dei principi e dei re.

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L’INCONSISTENZA DELLA CRESCITA DEL PIL

La previsione del PIL in aumento ci autorizza ad essere fiduciosi? a pensare che le cose stiano davvero migliorando, che possiamo archiviare le paure e tutte le analisi che abbiamo fatto noi catastrofisti dell’euro fino ad adesso?

Non credo proprio, in questi lunghi anni di crisi e visti gli alti tassi di disoccupazione che ancora permangono in tutta l’eurozona, anche quelli che l’euro l’avevano costruito si sono espressi e hanno candidamente affermato che siamo in un esperimento sbagliato.

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LETTURA GIORNALI: DIMINUISCONO I POVERI, DICE LA GLOBALIZZAZIONE

…anche uno dovrebbe essere troppo…

Ma cosa vuol dire essere davvero povero? in effetti anche questo non è un dato “realmente” oggettivo. Si è poveri per statistica se si rientra in alcuni parametri decisi, tra l’altro, da chi povero non lo è mai stato.

Certo è anche giusto che un parametro bisogna darselo, altrimenti gireremo intorno al fuoco inutilmente e senza nemmeno scaldarci… quindi dobbiamo necessariamente dare per buoni determinati parametri ma poi, però, bisogna tenerli bene a mente quando qualcuno li interpreta in un modo o in un altro o quando semplicemente quel qualcuno vuole raccontare una sua storia sfuggendo alle nostre considerazioni e alla nostra intelligenza.

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