Le Mura di Gerico

L’INCONSISTENZA DELLA CRESCITA DEL PIL

La previsione del PIL in aumento ci autorizza ad essere fiduciosi? a pensare che le cose stiano davvero migliorando, che possiamo archiviare le paure e tutte le analisi che abbiamo fatto noi catastrofisti dell’euro fino ad adesso?

Non credo proprio, in questi lunghi anni di crisi e visti gli alti tassi di disoccupazione che ancora permangono in tutta l’eurozona, anche quelli che l’euro l’avevano costruito si sono espressi e hanno candidamente affermato che siamo in un esperimento sbagliato.

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IL CREDITO: A CHI AFFIDARLO? MEGLIO ALLE BANCHE O ALLO STATO E CITTADINI?

Uno dei grossi problemi del sistema di credito affidato alle banche è che queste lavorano seguendo dei cicli economici, in funzione ciclica, cioè prestano quando l’economia va bene e stringono la borsa quando l’economia va male.

Un esempio lo possiamo vedere seguendo quello che è successo prima e dopo la crisi del 2008 con la caduta della Lehman Brothers. Nel periodo in cui l’economia sembrava andare bene, i prezzi delle case erano stabili o crescevano, tutte le previsioni erano al rialzo (ovviamente percezioni pilotate dalle agenzie di rating e istituti finanziari) le banche concedevano prestiti a più non posso. Negli Stati Uniti addirittura c’erano casi di chi aveva contratto anche due o tre mutui contemporaneamente e casi di persone che venivano avvicinate direttamente dagli operatori del credito prima ancora che vagliassero la possibilità di andare in banca a chiedere un prestito.

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LA CRISI, WYNNE GODLEY, IL SISTEMA DI SVILUPPO… E NOI

La crisi, in cui noi popoli europei siamo immersi da quasi un decennio, di chi è figlia? Ci sono colpe o è un evento ineluttabile come la pioggia durante il ponte del 25 aprile?

Se ci guardiamo intorno ne vediamo gli effetti: alta disoccupazione, servizi sempre più scadenti, cooperative sociali in affanno, aziende che chiudono. E se spostiamo lo sguardo fino alla Grecia, vediamo movimenti di piazza e medicine che mancano negli ospedali. E se sorvoliamo l’Europa anche destre cattive che avanzano sventolando i nazionalismi di mai dimenticata memoria.

Effetti, certo, non causa che va ricercata con un po’ di ragionamenti.

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IL QE POTREBBE CANCELLARE IL DEBITO PUBBLICO

Uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni e che ha determinato la situazione attuale di crisi perdurante, sia in termini prettamente economici che anche di valori, è la privatizzazione dell’emissione monetaria con la quale si è sostituita la moneta con il debito. Cioè lo Stato ha rinunciato sempre di più al suo potere di emettere moneta e bilanciare così il rapporto tra i beni in circolazione e lo strumento per farli girare. Oggi siamo un po’ alle strette per cui potrebbe essere logico cominciare a fare un discorso inverso, cioè sostituire il debito con la moneta.
All’atto pratico quanto sta facendo la Bce di Draghi va in questa direzione, infatti sta comprando Btp, cioè debito degli Stati, dietro moneta che però non è direttamente destinata ad attività economiche reali e per questo non ce ne stiamo accorgendo più di tanto.

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Banche Centrali e prestiti

di Claudio PISAPIA E’ chiaro oramai e lo abbiamo detto tante volte che quella che stiamo vivendo è una crisi da scarsità di moneta. L’Europa è colma di beni e potenzialmente potrebbe offrire servizi a tutti i suoi cittadini ma la gente non ha sufficienti risorse per arrivare a questi Leggi tutto…

QE e riforme strutturali

di Claudio PISAPIA  La politica monetaria espansiva della BCE (Quantitative easing e tassi a zero) porterà sviluppo e crescita nell’eurozona? Ovviamente no! La politica monetaria può aiutare, come ha aiutato il “whatever it takes” di Draghi (cioè comprerò Titoli di Stato finché ce ne sarà bisogno, immetterò soldi nel circuito Leggi tutto…