Le Mura di Gerico

IL SOGNO ARCOBALENO DELL’EUROPA.

Il principale target della globalizzazione è quello di abbattere i confini perché tutto possa circolare liberamente, cosa che però incidentalmente causa una serie di problematiche molto serie. In un sistema mondo senza confini, chi tutela chi e chi sfrutta chi? Chi ha il compito di difendere i cittadini se poi questi diventano cittadini del mondo? Nel nostro caso a comandare, visto che non lo comanda più lo Stato, è il mercato con le sue leggi che ovviamente non tutelano di certo i più deboli o i comunisti.

LA PAX AMERICANA ALLA FINE DEL CICLO

Mentre una rivoluzione tecnologica spinge la più pericolosa corsa agli armamenti della storia umana, una coalizione di potenze che vanno dalla Cina e dalla Russia all’Iran, al Venezuela e alla Corea del Nord sta cercando di minare la sicurezza americana e spezzare il potere americano. Negli Stati Uniti, l’establishment della politica estera in entrambi i partiti politici è ampiamente screditato

LA NATO SI RINFORZA. AUMENTANO ANCORA LE SPESE MILITARI NEL MONDO

circa due terzi dei 31 paesi membri della Nato – ovvero più o meno 20 – si starebbero avvicinando alla soglia minima richiesta da Trump (dedicare alla difesa il 2% del Pil nel 2024). Si tratta di
un numero molto più alto delle stime più recenti dello scorso luglio (11 Paesi) e dei dati certificati nel rapporto annuale del 2023 (6 Paesi). Segno appunto di una crescita generale o di una “paura” generale o semplicemente si è capito che gli investimenti in armi fruttano.

I COSTI ITALIANI PER LA GUERRA IN UCRAINA

Ai costi cui stiamo già partecipando attivamente si potrebbero aggiungere quelli di un eventuale ingresso dell’Ucraina nell’UE. Come si sa l’Italia, insieme a Germania e Francia, è uno dei Paesi che rimette all’Unione più di quanto riceve. E’ un contributore netto, come si dice. Questo è dovuto principalmente all’ingresso dei paesi dell’Est come Polonia, Ungheria e Romania e a cui si aggiungerà, eventualmente, l’Ucraina che già prima della guerra era uno dei paesi più poveri d’Europa e che quindi sarebbe ovviamente un nuovo percettore netto di contributi italiani via Unione Europea.

IL MONDO IN FIAMME

Ma anche in Ciad e in Burkina Faso la situazione è cambiata e i francesi sembrano non essere più desiderati dai loro ex stati coloniali che invece preferiscono i mercenari russi della Wagner. I nuovi dittatori vedono più di buon occhio i russi rispetto all’idea europea della costruzione nel Sahel di stati “democratici” fondati su un modello poco vicino alla loro idea di società.

AFGHANISTAN, IL CIMITERO DEGLI IMPERI

Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di Afghanistan “grazie” a due attentati, per fortuna senza conseguenze, ai danni dei nostri militari della missione Nato Resolute Support (già Enduring Freedom e Isaf). Una missione che oramai è arrivata al suo diciannovesimo anno di attività e di cui è difficile tracciare un bilancio che non Leggi tutto…