Le Mura di Gerico

L’EUROPA E I BILANCI, LA LOTTA DI CLASSE E GLI ZIGGURAT, L’INCOMPETENZA AL POTERE E NOI

E la situazione è diventata talmente grottesca che persino il Presidente Mattarella, da sempre europeista convinto, è dovuto intervenire per rimarcare le responsabilità di Bruxelles dopo l’incauto intervento della Lagarde che negava aiuti e sostegno da parte della BCE. Il tutto mentre Nicola Porro, dalla quarantena, urlava dell’incompetenza della Presidente della Commissione europea, che poi ha cominciato a sbracciarsi mettendosi a disposizione delle necessità italiane.

CRITICA AI PRINCIPI NEOLIBERISTI DELLA SINISTRA ATTRAVERSO LA CRITICA AL PD DI OCCHETTO

Uno degli errori fondamentali della sinistra italiana ed europea è stato quello di essere subalterna alle politiche neoliberiste. Perciò assistiamo al paradosso che la risposta al neoliberismo non arriva da sinistra ma da destra, una rivolta nazionalista. I populisti, in realtà, dicono anche cose vere, sono le loro risposte a essere sbagliate, questo è il punto. La sinistra deve scrollarsi di dosso le concezioni di stampo neoliberista che portano a un’austerità senza senso, deve stare vicino agli ultimi, riallacciare i propri legami con le fasce più deboli della popolazione. Ma capire nello stesso tempo le esigenze della produzione, dell’impresa.

CAMPAGNA ELETTORALE. LEZIONE DI BAGNAI, UN PO’ DI M5S MA ANCHE POTERE AL POPOLO

Dal mitico blog del prof. Bagnai (un blog da cui c’è solo da imparare in tema di macroeconomia), e in particolare da qui . estraggo la seguente frase … Certo, per capire questo bisogna intanto conoscere i dati, che di per sé parlano, e poi disintossicarsi dal ciarpame liberista che ci ha infettato, la cui cifra distintiva è il considerare la moneta come una merce il cui valore deriva dalla scarsità, anziché come una istituzione il cui valore deriva dai rapporti sociali.

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OLTRE LA LAMPADINA DEL LAMPIONE DIETRO CASA … MARCO MORI SINDACO DI GENOVA

… estratto dal programma di Marco Mori, candidato Sindaco a Genova.

Ma non solo, come accennato sopra, impostare politiche basate sul solo potenziamento delle esportazioni implica aritmeticamente l’intervento deflattivo sui salari fino alla totale disapplicazione, già in atto, dell’art. 36 Cost. che prevedeva un parametro chiaro a cui ancorare la retribuzione, ovvero la proporzionalità alla quantità e qualità dell’opera prestata, ma in ogni caso la sufficienza della stessa a garantire al lavoratore ed alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

In sostanza noi non dobbiamo più competere sui mercati internazionali, le bestie competono!

Gli uomini devono cooperare, ergo dobbiamo tornare allo sviluppo della nostra domanda e del nostro settore produttivo, ripudiando politiche mercantiliste e la stessa globalizzazione, che anzi andrebbe chiamata “glebalizzazione”, visto la tendenza di tutta l’economia mondiale ad aggiustare gli squilibri della bilancia dei pagamenti nazionali attraverso l’abbattimento dei salari. Secoli di lotte sindacali vanno in fumo per quattro regole criminali volute da un gruppetto di speculatori finanziari che oggi i nostri politici servono e frequentano con sempre maggiore dedizione.

Leggendo alcune parti del testo, magari prese singolarmente, sembrerebbero avulse da un contesto locale. Cosa c’entra con un Comune, con una comunità locale che deve confrontarsi con i problemi giornalieri, la pulizia delle strade, il degrado delle periferie, l’edilizia scolastica, il trasporto locale, il lampione rotto.

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