Le Mura di Gerico

ISRAELE E UCRAINA. L’INIZIO DELLA FINE.

Per questo motivo si appoggia sempre più alla Francia, alla Polonia e ai Paesi Baltici con la speranza di allargare il conflitto e costringere gli USA e la Nato ad un intervento diretto. La Francia intravede la possibilità di mettersi alla guida di un futuro esercito europeo grazie alla sua capacità nucleare e quindi spalleggia i Paesi ex sovietici nella loro paura atavica e a tratti esagerata o poco fondata nei confronti della Russia.

IL SOGNO ARCOBALENO DELL’EUROPA.

Il principale target della globalizzazione è quello di abbattere i confini perché tutto possa circolare liberamente, cosa che però incidentalmente causa una serie di problematiche molto serie. In un sistema mondo senza confini, chi tutela chi e chi sfrutta chi? Chi ha il compito di difendere i cittadini se poi questi diventano cittadini del mondo? Nel nostro caso a comandare, visto che non lo comanda più lo Stato, è il mercato con le sue leggi che ovviamente non tutelano di certo i più deboli o i comunisti.

LA PAX AMERICANA ALLA FINE DEL CICLO

Mentre una rivoluzione tecnologica spinge la più pericolosa corsa agli armamenti della storia umana, una coalizione di potenze che vanno dalla Cina e dalla Russia all’Iran, al Venezuela e alla Corea del Nord sta cercando di minare la sicurezza americana e spezzare il potere americano. Negli Stati Uniti, l’establishment della politica estera in entrambi i partiti politici è ampiamente screditato

LA MORALITA’ SACRIFICATA ALLA RAGION DI STATO

Il punto morale è quanto una democrazia liberale, intrisa di retorica di libertà individuale, possa continuare a mantenersi tale pur scendendo a compromessi sempre più illiberali. La detenzione di giornalisti che mostrano alle persone gli estremi di questi compromessi, la costrizione al confino dei whistleblower come Snowden, costretto per ironia della sorte a rifugiarsi proprio in Russia ci mostrano (seppure ben coperti da un indegno velo di silenzio) come le cose non stiano andando per il verso giusto.

LA NATO SI RINFORZA. AUMENTANO ANCORA LE SPESE MILITARI NEL MONDO

circa due terzi dei 31 paesi membri della Nato – ovvero più o meno 20 – si starebbero avvicinando alla soglia minima richiesta da Trump (dedicare alla difesa il 2% del Pil nel 2024). Si tratta di
un numero molto più alto delle stime più recenti dello scorso luglio (11 Paesi) e dei dati certificati nel rapporto annuale del 2023 (6 Paesi). Segno appunto di una crescita generale o di una “paura” generale o semplicemente si è capito che gli investimenti in armi fruttano.

Riflessioni sul mondo grande. Oltre l’ordine occidentale delle cose.

Il concetto di Global South è abbastanza indefinito, ma proprio per questo può aiutarci a comprendere ed accettare meglio la complessità del mondo, l’esistenza della diversità e la molteplicità dei valori che lo compongono. In genere quando l’Occidente parla di valori tende a dare alle proprie convinzioni un valore universale. Li pensa necessariamente e automaticamente applicabili agli 8 miliardi di persone che abitano i 193 paesi riconosciuti dall’ONU (qualcuno in più utilizzando parametri diversi). In realtà sta semplicemente espandendo a dismisura il suo ego.

LA GUERRA DI POSIZIONE RUSSA E IL FRASTAGLIATO CAMPO OCCIDENTALE

Tutto l’Occidente a contenere la minaccia russa in maniera sfacciata, dimenticando a volte che questa è potenza nucleare, in possesso di qualcosa come 6.000 testate nucleari e in grado di lanciarle da Berlino a Roma, a Madrid e oltre. Forse gli americani confidano nel fatto che l’Europa rimanga il campo di battaglia per tutte le armi che si deciderà di usare, o forse è già stato stabilito.